24/04/20
Secondo una previsione di Unioncamere, entro l’anno prossimo, in Puglia si registreranno 20 mila imprese in meno, con una perdita di 69 mila posti di lavoro. Una previsione che rischia di diventare certezza se non dovessero arrivare sostegni concreti ed immediati alle aziende colpite.
I provvedimenti del Governo sono insufficienti ed irrisori per i titolari di bar, ristoranti, pizzerie, artigiani, albergatori, commercianti, partite iva, professionisti. 600 euro per tante di queste attività è una somma irrisoria. Attività costrette a stare chiuse, senza la possibilità di lavorare, di portare a casa uno stipendio, ma chiamate comunque a pagare affitti, costi di gestione e tasse, che già a giugno si presenteranno. Siamo di fronte ad una vera e propria calamità naturale, e lo Stato, uno stato di diritto, deve dimostrare di esserci, con soldi veri e non con prestiti da restituire subito e con interessi.
Anche la Regione Puglia, sulla linea di quanto già predisposto dal governo nazionale, si appresta ad attivare fondi per l’erogazione di prestiti. Riteniamo insufficiente tutto questo.
Pertanto, sollecitiamo la Regione ad aiutare concretamente le attività aggiungendo altre risorse ai 600 euro del governo, così come stanno facendo in altre regioni. Una programmazione che è necessaria anche per i mesi successivi perché le misure di distanziamento sociale si ripercuoteranno in maniera negativa sulle attività. Sono migliaia le partite IVA e i giovani professionisti che hanno investito risorse e competenze per la nostra terra. Meritano tutele rapide e concrete!
Copyright 2021 Vincenzo Riontino