Turismo in crisi: "La Regione non ritardi con monitoraggi, intervenga subito"

14/04/20

L’annuncio dell’assessore regionale al Turismo su un monitoraggio fino al 3 maggio per raccogliere informazioni sugli effetti dell’epidemia Covid-19 sul comparto turistico in Puglia, prima di intervenire con sostegni economici, rappresenta una grave perdita di tempo per un settore alle prese con una crisi senza precedenti. Mi verrebbe in mente il proverbio “mentre i medici studiano, l’ammalato muore”.

Le attività turistiche rappresentano circa il 10% del PIL complessivo pugliese e non possono attendere, ma hanno un bisogno urgente di sostegni concreti da parte della Regione e del Governo.

È necessario al più presto far fronte alle tante difficoltà che rischiano di inginocchiare tanti imprenditori che hanno investito negli ultimi anni in maniera importante sul nostro territorio, riponendo la loro fiducia nelle bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche che caratterizzano la provincia di Foggia dal Gargano ai Monti Dauni.

Con la chiusura totale delle aziende del settore, con le disdette da marzo a giugno che azzerano il fatturato e con le già tantissime disdette per l’estate, non si può più aspettare. Le riaperture al momento non sono prevedibili, e di certo non potranno avvenire alle condizioni e con i numeri finora conosciuti. Un danno non solo alle strutture ricettive ma anche a negozi, bar e ristoranti. Per i titolari degli stabilimenti balneari si prevede una stagione nera, e grave al momento è la mancanza di tutele da parte delle istituzioni. Rimarrà la paura di viaggiare, si prevedono pochissimi arrivi di turisti stranieri, e la Capitanata rischia di soffrire per la mancanza di collegamenti soprattutto aerei. Secondo un sondaggio, un terzo delle famiglie italiane ha dichiarato che quest’anno non farà vacanze. Senza dimenticare l’intero indotto come il mercato immobiliare, attività commerciali e migliaia di dipendenti stagionali che hanno come unico sostentamento economico quello della stagione estiva, che li copre anche nei mesi invernali.

Non sono ammessi ulteriori ritardi, ora e non dopo occorrono sostegni concreti ed immediati, certezza di agevolazioni ed esenzioni fiscali, esonero dei pagamenti dei canoni delle concessione demaniali marittime per il 2020. La categoria turistica ha bisogno di risposte adesso.